Nell’articolo precedente, siamo entrati nel mondo della “Vita pratica” del bambino; abbiamo visto che il materiale è rappresentato dagli oggetti che egli trova in uso nell’ambiente in cui vive e che vede utilizzare, ma costruiti in proporzioni adatte per lui. Nel metodo montessori non c’è una prescrizione che riguarda la loro quantità.
In questo articolo, e nei prossimi, proseguiamo e ci inoltriamo nel mondo della vita “sensoriale”.
Il Materiale di Sviluppo Sensoriale è costruito scientificamente, rappresenta una selezione di:
- Materiale utilizzato da Itard e Séguin
- Materiale ripreso, da questi ultimi, e modificato da M. Montessori
- Materiale ideato da M. Montessori
L’osservazione del:
- Utilizzo del Materiale
- Reazioni suscitate dal Materiale
- Frequenza di utilizzo del Materiale
- Possibilità di sviluppo che il Materiale offre
ha consentito, a M. Montessori, di scieglere con sicurezza l’eliminazione, la modifica o l’inserimento del Materiale a scuola e in casa.
Tutte le qualità (Colore – Forma – Dimensione – …) sono state definite in modo sperimentale.
” Ciò che muove il bambino all’attività è un impulso interiore primitivo, quasi un vago senso di fame interna, ed è la soddisfazione di questa fame che lo conduce a poco a poco ad un complesso e ripetuto esercizio dell’intelligenza nel comparare, giudicare, decidere un atto, correggere un errore. ”
Scopo dell’educazione dei sensi
Educare e Perfezionare i sensi fornisce al bambino una solida base per lo sviluppo dell’intelligenza. Essa si costruisce, e mette ordine alle conoscenze e alle percezioni che il piccolo di 3 anni ha in sé come un caos, con il contatto e l’esplorazione dell’ambiente, che avviene attraverso, appunto, i sensi e il movimento.
Questo è proprio il periodo di sviluppo in cui si formano
- Idee
- Attitudini
- Predisposizioni
Il bambino di 2 anni e mezzo – 3 anni, che entra nella scuola dell’infanzia ( o nella Casa dei Bambini) ha accumulato e assorbito, negli anni precedenti, esperienze senza avere una guida: impressioni essenziali e casuali sono accumulate in modo confuso. Nonostante ciò, rappresentano una ricchezza per la mente.
Con il manifestarsi, in modo graduale, della consapevolezza e della volontà (capacità di scegliere fra diverse possibilità, che è alla base dell’autonomia) diventa importante creare ordine e chiarezza, distinguere tra essenziale e casuale.
I materiali sensoriali, e gli esercizi che si posso svolgere con essi, aiutano il bambino in questo percorso: rappresentano, per lui, una guida scientifica per una riscoperta del proprio ambiente e delle esperienze compiute in esso.
Questi materiali sono composti da oggetti raggruppati secondo una qualità (colore – forma – dimensione – suono – ruvidezza – peso – temperatura – ecc…).
Ogni gruppo rappresenta la stessa qualità, ma graduale: la differenza, tra oggetto e oggetto, varia in modo regolare ed è stabilita matematicamente.
Ciò significa che, in esso, sono contenuti gli estremi “minimo” e “massimo” della serie, che ne determinano i limiti, i quali, sono fissati dall’uso che ne fa il bambino. Questi due estremi, se avvicinati, mostrano e stabiliscono, al bambino, la differenza e il contrasto più chiaro ed evidente possibile del materiale.
Essi sono, ad esempio:
- campane, riproducono toni musicali;
- tavolette, con differenti gradazioni di colore;
- solidi, che hanno stessa forma ma dimensioni graduali;
- solidi, che si differenziano tra loro per la forma geometrica;
- oggetti di stessa grandezza, ma peso differente
il materiale, adatto a promuovere lo sviluppo, viene scelto secondo l’interesse del bambino, che lo utilizza con esercizi spontanei e ripetuti.
In conclusione, il materiale sensoriale, e gli esercizi eseguiti con esso, possono evidenziare difficoltà sensoriali in un periodo di sviluppo del bambino in cui, queste, potrebbero essere recuperate e superate.
Ad ogni modo, per ogni bambino, esso, può essere utilizzato per permettere di
- Sostenere
- Recuperare
- Consolidare
- Potenziare
le conoscenze e competenze del bambino.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Quaderni6-11