Maria Montessori e le Neuroscienze

Maria Montessori descrive i principi del metodo nelle opere disciplinari Psicogeometria e Psicoaritmetica. In particolare, nell’introduzione della prima, vengono presentate alcune idee, relative all’apprendimento della matematica, che confermano le ultime scoperte neuroscientifiche:

Se l’educazione è concepita sulla stessa linea antiquata ed è una mera trasmissione di conoscenze, c’è poco da sperare: non potremo migliorare il futuro del genere umano. A cosa serva la trasmissione del sapere se lo sviluppo totale dell’individuo resta indietro?

Maria Montessori
  • l’adulto, quando non riesce a suscitare interesse nel bambino, ritiene opportuno costruire le acquisizioni attraverso un lavoro mnemonico:

ma, spesso, in questo modo, il bambino ha difficoltà a comprendere ciò che gli viene spiegato e/o mostrato!

  • L’interesse del bambino è il motore dell’apprendimento. Infatti, Il bambino interessato lavora in modo spontaneo ad attività che, in caso contrario, richiedono un impegno maggiore – “Chi in educazione è riuscito a suscitare un interesse che porta a scegliere un’azione e ad eseguirla con tutte le forze, con entusiasmo fattivo, ha risvegliato l’uomo” – (Psicogeometria);
  • i “periodi sensibili” sono periodi in cui il cervello è più attivo nell’apprendimento; “finestre evolutive” che si aprono, e restano aperte, per un determinato intervallo di tempo. Superata questa fase, si chiudono e non si aprono più (esempi sono la costruzione del linguaggio e della mente matematica);
  • Montessori, nell’individuare i “periodi sensibili”, sottolinea l’importanza del movimento“il bambino è […] un esploratore sempre in moto”. Allora, la proposta educativa deve essere orientata ai sensi, al movimento, agli aspetti percettivi più che a quelli simbolico-linguistici. “Il bambino ha un suo modo di imparare: quello della scelta spontanea, dell’esercizio ripetuto, dell’attività, insieme, sensoriale e motrice che accompagna l’attività sensibile e psichica”. Quindi, un’educazione rivolta ai sensi, in cui, la costruzione del pensiero astratto viene guidata in un ambiente in cui ci sono attività che il bambino può scegliere liberamente, seguendo il suo interesse: attività predisposte dall’adulto su cui, il bambino, può esercitare la sua libera scelta. In questo contesto, dal punto di vista dell’istruzione, è fondamentale il dettaglio di queste attività.
Ludovica-Capozzi-quaderni6-11-il-metodo-montessori-linguaggio-amontessori-neuroscienze

NOTA
Nel testo viene indicato il termine bambino solo nell’accezione maschile, per rendere la lettura fluida. Tuttavia, il riferimento è sempre all’identità sia maschile che femminile.

BIBLIOGRAFIA:

– Appunti, Album e Materiale personale creato durante il “Corso di differenziazione didattica Montessori per insegnanti di scuola primaria” 2017-2019, presso Opera Nazionale Montessori, Roma.
– Ludovica Capozzi, “Album Matematica”, Independently published, 2020
– Ludovica Capozzi, “Album Linguaggio”, Independently published, 2020
– R. Regni, Leonardo Fogassi, Maria Montessori e le neuroscienze, Fefè Editore, 2019

– Collana “Il mondo Montessori”, ed. La Repubblica, 2022

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Quaderni6-11

Ludovica_Capozzi-quaderni6-11-ALBUM-MATEMATICA1
Ludovica_Capozzi-quaderni6-11-ALBUM-MATEMATICA2
Ludovica_Capozzi-quaderni6-11-ALBUM-MATEMATICA-la-catena-del100-1000
Ludovica_Capozzi-quaderni6-11-ALBUM-ITALIANO-linguaggio1
Ludovica_capozzi-quaderni-6-11-copertina-italiano-scrittura
error: Content is protected !!