Nel libro La scoperta del bambino, M. Montessori dedica uno spazio all’importanza di avviare i bambini alla natura, fin da piccoli. I bambini, oggi, hanno poche occasioni di entrare in contatto diretto con l’ambiente naturale che li circonda, spesso limitate all’osservazione di un fiore o degli animali domestici. Noi adulti, siamo troppo concentrati sulla nostra quotidianità, spesso frenetica, svolta in spazi chiusi, cittadini, a discapito di momenti all’aria aperta. Il bambino, però, ha bisogno di farne esperienza concreta e diretta, non solo di conoscerla e di osservarla con una passeggiata nel bosco o al parco. L’adulto ha il compito di nutrire e promuovere, nel bambino, un sentimento di amore nei confronti della Terra. È, dunque, importante l’educazione ambientale, che preveda di “vivere la natura”, senza insegnare nozioni astratte sulla salvaguardia dell’ambiente, ma facendo sentire il bambino parte di un qualcosa di più grande: il Pianeta Terra! Oltre che per la salvaguardia dell’ambiente, la natura è importante anche perché contribuisce allo sviluppo del bambino e consente di ritrovare la concentrazione e la serenità. Per questo motivo, Montessori incoraggia un’educazione ambientale sia in ambito familiare che scolastico, con attività e conoscenze che interessino il bambino e che deve essere, sempre, messo in condizione di “manifestare liberamente i suoi bisogni”. Quindi, possiamo mettere in atto alcune azioni che, seppur ovvie, se concretizzate da tutti possono fare la differenza, anche creando in ciascuno un’attenzione particolare verso la biosfera, la sfera di vita che riveste quella di pietra, la litosfera. La biosfera avvolge il globo “come una pelliccia sul corpo di un animale” (Come educare il potenziale umano). Tuttavia, essa è continuamente minacciata a causa dell’aumento della popolazione mondiale e del relativo bisogno di cibo. Ciò porta, ogni giorno, alla scomparsa di specie animali e vegetali, cioè a una instabilità della biodiversità, chiave della biosfera. Ognuno di noi può fare qualcosa: modificare la mentalità! Non abbiamo il diritto di sfruttare il Pianeta Terra, ma abbiamo il dovere di mettere in pratica nuove abitudini di risparmio e riduzione dell’inquinamento del mare e della terra.
“Nessuna descrizione, nessuna immagine di libro, può sostituire la visione reale degli alberi di un bosco, con tutta la vita che si svolge intorno ad essi. Si sprigiona da questi alberi qualcosa che parla allo spirito, qualcosa che nessun libro, nessun museo potrà mai rendere. Vedendo un bosco, ci accorgiamo che non esistono soltanto gli alberi, ma tutto un insieme di vita; e questa terra, questo clima, questa potenza cosmica, sono necessari all’armonioso sviluppo di tutti questi esseri viventi. Questa miriade di vita intorno agli alberi, e la loro maestà, la loro varietà, sono qualcosa che bisogna andare a scoprire e che nessuno può portare all’interno della scuola. Quante volte l’animo dell’uomo – e specialmente quello del fanciullo – ne viene privato, perché non lo si mette in contatto con la natura”.
Con piccole azioni, ognuno, può fare la differenza:
- Riciclo e cura della raccolta differenziata;
- Frutta e verdura di stagione, a chilometro 0;
- Rafforzare la scelta di seguire una dieta mediterranea che, sia l’OMS che l’Unesco, dichiarano essere più salutare, ma che noi trascuriamo;
- Evitare gli sprechi: si calcola che, a livello mondiale, ogni anno, un terzo di ciò che viene prodotto viene gettato via.
Come fare?
Per non buttare il cibo, ad esempio, possiamo:
- Comprare il giusto necessario, misurare le quantità, rinunciare ad avere piatti colmi di cui, poi, gettarne via l’eccesso.
- “Riciclare” un avanzo di cibo e trasformarlo: il pane raffermo, in cubetti tostati da proporre in diversi modi, oppure, grattugiato; il riso, anche il giorno dopo, in supplì.
È importante abituare i bambini ad un’alimentazione sana fatta di colori, sapori, odori…
I bambini ci osservano in cucina e la loro curiosità può essere soddisfatta con spiegazioni semplici di ciò che si fa e perché. Può essere importante portarli quando andiamo a fare la spesa, soprattutto nei mercati rionali, spiegando che cosa si sceglie e perché.
Infine, possiamo proporre:
- di portarli a contatto con la natura, a visitare fattorie, per far conoscere il lavoro quotidiano che vi si svolge e gli animali in libertà;
- giochi semplici, preferibilmente, in legno.
(Liberamente tratto da G. H. Fresco, I bambini e l’ambiente secondo il metodo Montessori, ed. Solferino)
NOTA
Nel testo viene indicato il termine bambino solo nell’accezione maschile, per rendere la lettura fluida. Tuttavia, il riferimento è sempre all’identità sia maschile che femminile.