Vita pratica: attività e materiali

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Vita pratica: attività e materiali

Cosa si intende per attività ed esercizi di “Vita Pratica”?
Perché M. Montessori le introduce nella sua pedagogia?
Le attività e gli esercizi di “Vita Pratica” sono alla base del Metodo perché aiutano il bambino a raggiungere l’autonomia e l’indipendenza, elementi fondamentali per M. Montessori.
Come per tutti i lavori realizzati col metodo Montessori, anche per queste presentazioni seguiamo e stimoliamo la naturale evoluzione del bambino con:

  • gesti precisi, lenti
  • poche parole
  • analisi e scomposizione dei movimenti in sequenze

Svolgere queste attività significa:

  • imparare a non deve chiedere aiuto;
  • sviluppare:
  • motricità fine
  • motricità grosso-motoria
  • coordinazione oculo-manuale

A partire dalla nostra quotidianità, le adattiamo secondo i bisogni del bambino; la ripetizione giornalieri delle attività, per il bambino, può diventare una routine.
L’ambiente diventa uno spazio di vita in cui il bambino collabora a tenerlo pulito e ordinato. Si può cominciare già verso i 2 anni – 2 anni e mezzo, quando il bambino inizia a concentrare la sua attenzione e inizia a partecipare alle attività proposte.
Le attività, che comprendono esercizi con oggetti comuni, sono precedute da specifici esercizi sul movimento; per i bambini più grandi, in età da scuola primaria, diventano veri e propri “incarichi” (impegni attribuiti secondo un criterio stabilito all’inizio e insieme) che vengono svolti a rotazione.
L’elenco degli esercizi di Vita Pratica, inseriti in questo articolo, non può considerarsi completo. La classificazione degli esercizi è indicativa e, uno stesso esercizio, può essere considerato in più gruppi.

 

“Il lavoro manuale con un fine pratico aiuta ad acquisire una disciplina interiore”.

Maria Montessori

In un primo momento, vengono inserite da M. Montessori per esigenze igieniche e sanitarie, e per promuovere cura e igiene tra i bambini.
Nel tempo, si sono trasformate in attività per SPERIMENTARE:

CURA
sperimentare un contesto reale e laboratoriale il piacere di prendersi cura della

PERSONA
vestirsi e lavarsi; abbottonare e sbottonare; mettere e togliere le scarpe; lavare le mani, il viso, i denti…

Materiale:
Telai delle allacciature:
ricordano le azioni quotidiane come quella del vestirsi, abbottonare, sbottonare, allacciare, slacciare, …, : realizzati in legno, con due rettangoli di stoffa da unire attraverso bottoni, cerniere, lacci e nastri ecc.
Con questo Materiale viene isolata una difficolta per volta e la sequenza di presentazione, per difficoltà crescente, è:

cerniera lampo;
bottoni grandi;
bottoni piccoli;
nastri;
fibbie.

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AMBIENTE
innaffiare una pianta;
rispetto e cura dell’ambiente comune: lavare un piano di lavoro o il pavimento;
aprire e chiudere un cassetto, una porta;
cura del proprio spazio

ALTRO
apparecchiare, sparecchiare, servire gli altri;
rispettare il riposo degli altri;
rispetto dello spazio e dei tempi dell’altro;

 ABILITÀ SOCIALI
salutare
parlare con voce bassa
aspettare
ringraziare
raccogliere oggetti in terra
mettere in ordine
non interrompere quando una persona sta parlando

Scopo delle Attività di CURA:

  • insegnare al bambino ad avere cura di se stessi, dell’ambiente in cui vivono e agiscono, degli altri;
  • sviluppo della coordinazione dei movimenti;

favorire l’acquisizione dell’autonomia.

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MOVIMENTO

  • Piacere di muoversi in un ambiente organizzato con sequenze motorie e cognitive, via via, più complesse:
    spostare un tavolino
    trasportare una sedia
    sedersi e alzarsi
    raccogliere, porgere e spostare correttamente gli oggetti
    aprire, chiudere, avvitare, svitare, …
    versare
  • attività per sviluppare la motricità fine della mano e la coordinazione dei movimenti: quando il bambino ha acquisito padronanza dei movimenti, vengono introdotti, gradualmente, esercizi più complessi per sviluppare una motricità fine:
  • con fogli di carta, o stoffa, colla, forbici:

piegare, intrecciare, arrotolare, tagliare, incollare, …infilare perle grandi e piccole; setacciare, travasare;

 

AUTOSTIMA & RELAZIONE

  • Piacere di fare da soli
  • Costruire l’dentità personale
  • Sviluppare l’autostima
  • Superare le difficoltà

 

CAMMINARE SULLA LINEA
Per M. Montessori la chiave, e il perfezionamento, dei vari movimenti è l’equilibrio della persona. Un’attività per aiutare il bambino e renderlo sicuro nell’equilibrio e, insieme, perfezionare il movimento è quella del camminare lungo una linea.
Disegniamo (con il gesso colorato, la vernice o il nastro adesivo in carta colorata) una linea a terra a forma di elisse.
Chiediamo al bambino di camminare mantenendo entrambi i piedi sulla linea.
Quando il bambino cammina con sicurezza, aggiungiamo una difficoltà: camminare mettendo un piede avanti l’altro, in modo che la punta di uno tocchi il tallone dell’altro: per il bambino è più difficile camminare in questo modo, perché deve raggiungere, ancor piu, attenzione e concentrazione per mantenere l’equilibrio.
Si può anche mettere una musica in sottofondo: non per camminare seguendo un ritmo musicale, ma per dare quel tono vivace e stimolante al movimento, utile quando si deve fare uno sforzo!

Questa attività favorisce:

  • Sviluppo del controllo muscolare
  • Perfezionamento e coordinazione del movimento
  • Equilibrio

 

IL SILENZIO
Altro esercizio di controllo dei movimenti è quello del silenzio. Non è uno stare zitti e fermi; è una perfezione, raggiunta gradualmente, nel riuscire a non emettere alcun suono, nel non produrre rumore.
Il gioco del silenzio è fra gli esercizi sensoriali; qui, però, serve per completare il quadro che aiuta a raggiungere la concentrazione e ad analizzare e coordinare i movimenti.

 

 

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